Le due sorelle

Capitolo 3 - LA MAMMA

Sono ormai passati un paio di mesi da quando ho fatto amicizia intimamente con Anna e Patrizia, non ci siamo più incontrati ma sento che durante la notte rientrano a casa accompagnate da dei ragazzi che poi vanno via al mattino. Un pomeriggio incontro Patrizia uscendo tutte e due di casa, è accompagnata da sua mamma, è rimasta vedova poco dopo che le figlie vennero ad abitare nel mio palazzo, ci salutiamo mi chiede "come va e da tanto che non ci vediamo" io "eh si gli impegni" la mamma chiede alla figlia "è lui che ha risolto il problema nel bagno" "si è lui è bravissimo" "ma niente di che un tubo rotto capita" prendiamo l'ascensore e mentre scendiamo mi porge una domanda "tu hai la chiave del cancello del cortile" "certo" "puoi farmi un doppione che così mia mamma quando viene la sera e non trova parcheggio la mette in cortile" "si ben volentieri lo sai che quando avete bisogno basta chiedermi e vi risolvo i problemi" la mamma "grazie per la sua disponibilità" mentre ci avviamo verso il portone aggiungo "come la faccio ve la metto nella buca delle lettere" Patrizia "ma no me la consegni di persona così ti dò i soldi" "ma per 2 o 3 € non vado in malora" "dai insisto preferisco così pagamento alla consegna" e si mette a ridere ci salutiamo. Passa circa una settimana devo risolvere un problema di affitto con l'amministratrice, ma di questo parlo in un altro racconto, riesco a fare la chiave e suono per la consegna ma nessuno mi apre. Passa un giorno e un pomeriggio sento la porta aprirsi e chiudersi e quindi dopo aver aspettato un po' di tempo ci riprovo, mi apre la mamma, descrizione più o meno la mia età, 1,70, un fisico curvy ma gradevole e un bel seno prosperoso, "buongiorno non ci sono le sue figlie" lei guardandomi risponde "buongiorno no dovrebbero arrivare tra poco, ha bisogno di qualcosa?" "si ho fatto la chiave e volevo consegnarla" "ah si, ma entri" "no la consegno a lei poi ci aggiustiamo con loro" "entri la chiave è per me è quindi pago io" entro mi fa accomodare in cucina, sul divano dove ho scopato Patrizia e si siede a fianco a me "visto che siamo soli volevo chiederle qualcosa sulle mie figlie" "riguardo cosa" "so che sono grandi ma una mamma si preoccupa sempre" "ha ragione motivo di più che sono due belle ragazze", fra me penso "anche due puttanoni", "mi può dire se sente voci di ragazzi entrare ed uscire da qui", continuo a pensare "si che si fanno sbattere tutta la notte", "signora ma è normale sono giovani" lei porgendomi da bere mi dice "sa le mie figlie mi dicono tutto" la guardo pensando "spero non tutto" resto in silenzio ma lei riprende "il nostro è sempre stato un rapporto sincero" "le dicono proprio tutto" "certo anzi per il tubo rotto come avete sistemato con Patrizia, per l'aiuto che ha dato ad Anna con gli scatoloni come la ringraziato" io non so rispondere penso "saprai che gli ho fatto il culo a tutte e due?" "insomma mi risponde" "è un po' complicato da dire" intanto lei si avvicina e mi mette una mano sul ginocchio poi io aggiungo "cosa le hanno detto loro" lei con un sorriso risponde "tutto". Resto senza parole mi aspetto una brutta reazione con insulti e invece mi dice "tutte e due mi hanno detto che hanno goduto della sua compagnia" "ho fatto del mio meglio d'altronde alla mia età bisogna andarci piano" lei, con la mano sempre sul mio ginocchio i dice "Patrizia mi ha detto che ci sa fare" io rido imbarazzato e rispondo "bene ora vado" , poi lei mi dice "che stupida quanto le devo" "tranquilla aggiusto con Patrizia" lei arrivando con la mano alla coscia "no la chiave è per me è pago io" io sempre più imbarazzato rispondo "ok sono 3€" lei ride mentre la sua mano è in mezzo alle mie gambe "potrei fare come le mie figlie" intanto la mano è sul pacco, inizio ad eccitarmi, "in che senso" "nel senso che voglio vedere cosa ha deliziato le mie figlie" "ah in quel senso ok" ed inizio a slacciarmi la cintura e ad aprire i pantaloni "basta ora faccio io" allarga la patta e guardando i miei boxer mi accarezza il cazzo "m mm però" infila la mano da sopra e mi tocca la cappella, allora io dico "aspetti che l'aiuto" mi sfilo pantaloni e boxer insieme, il cazzo balza fuori diritto, lei lo guarda ed inizia ad accarezzarlo, "avevano ragione bello grosso" mentre parla si abbassa ed inizia baciarmi la cappella, poi la mette in bocca ed inizia a leccarla, infine se lo infila tutto in bocca, lo tira fuori e con la punta della lingua inizia ad andare su e giù dalla cappella fino sotto, poi torna su e lo rimette tra le labbra giocando con la lingua, ho i brividi dal piacere, lei alza la testa e guardandomi dice "allora" "si continua così" lei ricomincia a lavorarselo per bene non risparmiando di infilarselo fino in gola, mi guarda di nuovo "per oggi faccio così perchè potrebbero arrivare da un momento all'altro" e di nuovo tutto in bocca, con la mano ha lemie palle in mano ed usa solo la bocca per pompare, io sto quasi per godere e le tengo la testa sul mio cazzo, poi godo, le riempio la bocca, lascio la testa ma lei continua a leccare finché non sente che ho finito, ha ingoiato tutto e dopo averlo ripulito mi bacia ancora la cappella con la lingua infilandola nella fessura, mi lascia alzando la testa, io mi ricompongo mentre lei dice "mentre leccavo ho goduto senza toccarmi" "vuoi che ti aiuti ad asciugarti" lei mi guarda stranita ed io aggiungo "mi piace assaporare il piacere di una donna" lei capisce "no per oggi no" mentre parla sentiamo la porta aprirsi, è Anna, che ci saluta e dice "vi ho disturbato" io "no no stavo andando via sono passato a lasciare la chiave e così ho tenuto compagnia a tua mamma" "si certo Anna è stato molto gentile" "ah bene quanto ti devo per la chiave" intanto ci siamo alzati, ero ancora un po' barzotto e probabilmente ha capito ed ha anticipato la risposta di sua mamma e con un sorrisino ha detto "penso che ci avrai già pensato tu mamma" "eh si dai che ti accompagno alla porta" apre e mi dice "quando vengo ti posso disturbare?" "che domande sperando di non essere disturbati" e ci salutiamo

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